Forse c'è qualcuno che non è contento, ma la news sembra avere una sua affidabilità: l’OMS sta accogliendo nell’ICD-11 la definizione di alienazione genitoriale, considerandola come un sinonimo di “problema relazionale caregiver-bambino”.
In realtà alcuni siti (tra cui psicologiagiuridica.eu) annunciano come certo tale inserimento ("L’Alienazione Parentale è inclusa nel nuovo ICD-11 nello specifico è un sinonimo del “Caregiver-child relationship problem (QE52.0)”.") ma dobbiamo ricordare che l’undicesima edizione dell’International Classification of Diseases è ancora in attesa di approvazione, e quindi la notizia non è del tutto sicura.
C'è poi, internamente a questa notizia, un'altra: che fa però sorridere. E' nella presenza della solita lettera di protesta, che un gruppo di dissidenti, ha inviato all'OMS.
I tipi, che non accettano ancora l'esistenza di un fenomeno (e difatti l'OMS parla di un "relationship problem") del quale nessun credibile specialista dubita più, hanno firmato una specie di appello per chiedere all'OMS di non procedere a tale inclusione.
I motivi sono i soliti, e sono del tutto inconsistenti, e soprattutto non congrui con il problema che lamentano.
Ovviamente, l’interesse che tale news desta è di tipo puramente sociologico: i firmatari sono, nella stragrande maggioranza, professionisti che non appartengono al mondo della psichiatria, o della psichiatria infantile, e comunque non sembrano affatto vantare alcuno studio di rilievo nel settore della conflittualità divorzile o, anche, della psichiatria forense.
In ogni caso, il testo in questione contiene i soliti stereotipi ascientifici e non supportati da alcuno studio, come anche prese di posizione che nulla hanno a che fare con l'inesistenza di un fenomeno come l'Alienazione Genitoriale.
Degno di nota il fraintendimento principe: i firmatari insistono per dire che la Parental Alienation non è una patologia, e non si rendono conto che dicono qualcosa che non c'entra niente con il problema: come detto, difatti, l'OMS definirà la Parental Alienation un "relationship problem".
Detto in altre parole, siamo in presenza del solito fenomeno ormai di moda, in base al quale chiunque si può improvvisare esperto di un settore, anche se dello stesso (come certa vaccinologia insegna), non ne sa nulla e non ha comunque alcun titolo.
I tipi, che non accettano ancora l'esistenza di un fenomeno (e difatti l'OMS parla di un "relationship problem") del quale nessun credibile specialista dubita più, hanno firmato una specie di appello per chiedere all'OMS di non procedere a tale inclusione.
I motivi sono i soliti, e sono del tutto inconsistenti, e soprattutto non congrui con il problema che lamentano.
Ovviamente, l’interesse che tale news desta è di tipo puramente sociologico: i firmatari sono, nella stragrande maggioranza, professionisti che non appartengono al mondo della psichiatria, o della psichiatria infantile, e comunque non sembrano affatto vantare alcuno studio di rilievo nel settore della conflittualità divorzile o, anche, della psichiatria forense.
In ogni caso, il testo in questione contiene i soliti stereotipi ascientifici e non supportati da alcuno studio, come anche prese di posizione che nulla hanno a che fare con l'inesistenza di un fenomeno come l'Alienazione Genitoriale.
Degno di nota il fraintendimento principe: i firmatari insistono per dire che la Parental Alienation non è una patologia, e non si rendono conto che dicono qualcosa che non c'entra niente con il problema: come detto, difatti, l'OMS definirà la Parental Alienation un "relationship problem".
Detto in altre parole, siamo in presenza del solito fenomeno ormai di moda, in base al quale chiunque si può improvvisare esperto di un settore, anche se dello stesso (come certa vaccinologia insegna), non ne sa nulla e non ha comunque alcun titolo.
Prima o poi i firmatari di tale appellino (e non solo loro) dovranno dunque rassegnarsi.
C'è poi da chiedersi come questi negazionisti prenderanno tale inserimento dell'OMS nel suo ICD: sino ad adesso l'assenza della Alienazione Genitoriale nei manuali internazionali costituiva uno dei punti di forza del loro non riconoscere la validità scientifica del termine.
Nel caso l’OMS includa l’Alienazione Genitoriale nell’ICD-11, cosa diranno?
Che si sbaglia l’OMS perché hanno raggggione loro?
È per questo motivo che ci sembra appropriato l’uso di tante “g” nel vocabolo in questione: perché è l’unico modo per rinforzare la loro ragione...