25 aprile 2006

CONVEGNO SULLA SEPARAZIONE GENITORIALE

ROMA 3 maggio 2006 ore 14.00 – 18.00 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

ADATTAMENTO E PSICOPATOLOGIA FAMILIARE

NELLA SEPARAZIONE GENITORIALE

Sala Nord 2 Simposio Coordinato da Adolfo Petiziol

I mutamenti avvenuti nella società e nella famiglia italiana negli ultimi decenni mettono gli psico-professionisti di fronte a nuove forme di disagio crescente. Le cessazioni di convivenza, le separazioni e divorzi costituiscono eventi sempre più frequenti nella nostra società, e le famiglie sono sottoposte a traumatiche destrutturazioni. I professionisti della salute mentale assistono alla graduale ma consistente crescita delle richieste di trattamenti psicoterapeutici o psichiatrici da parte di coloro che si trovano coinvolti nell’interruzione o nella radicale modificazione dei rapporti familiari. Quindi, la separazione si configura come un evento stressante a rischio di slatentizzare aspetti psicopatologici in soggetti, ritenuti in precedenza normali, che erano tenuti in fase di compenso dalla relazione coniugale e dal rapporto genitore-figlio.

Purtroppo, l’attuale assetto culturale e normativo fa sì che, a seguito della separazione, residuino pericolose sacche di conflittualità spesso non trattate, nelle quali la dimensione coniugale e quella genitoriale restano malignamente confuse ed agite attraverso l’iter giudiziario. Il conflitto, anche se non agito nella convivenza familiare, si trasferisce nell’ambito giudiziario. Ma il sistema giudiziario può dirimere solo questioni materiali, lasciando inalterata l’incomprensione dei fattori psicologici che hanno ridotto i protagonisti della vicenda al fallimento del loro progetto di vita in comune. I figli spesso si trovano ad essere utilizzati dai genitori come sostituti del partner perduto, trovandosi così ad essere come psicologicamente orfani. Più il conflitto – ivi compreso quello giudiziario – si protrae, più i figli dovranno subire un impoverimento del contributo dei genitori alla loro crescita, essendo così costretti ad adultizzarsi precocemente per poter far fronte alle proprie esigenze.

I professionisti partecipanti tenteranno di fornire strumenti operativi di sostegno e di adattamento delle figure coinvolte.

- Prof. Adolfo Petiziol

Presidente Soc. Europea Psichiatria Sociale (Roma)

Introduzione

- Prof. Francesco Montecchi

Primario Neuropsich. Inf. Osp. Bambin Gesù Roma

Immagini genitoriali e genitori reali: rischi psicopatologici e sociali dei figli nelle separazioni conflittuali

- Prof.ssa Marisa Malagoli Togliatti

Ord. Psicod.relazione fam. Univ. La Sapienza Roma

L’ascolto del minore

- Prof. Massimo Clerici

Ricerc. Polo Didatt. Az.Osp. S. Paolo Univ. di Milano

L’emotività espressa nella separazione conflittuale: uno strumento di valutazione per la tutela del minore

- Dott.ssa Lisa Di Gennaro

Consulente del Tribunale di Roma

La tutela del minore nella separazione coniugale

- Avv. Maria Pia Sabatini

Specializzata Diritto di Famiglia (Roma)

La crisi coniugale: strumenti di gestione

- Avv. Paola Cattorini

Special. Diritto Famiglia e Criminologia (Milano)

La collocazione del minore nelle separazioni tra genitori conflittuali o multiproblematici. L’affidamento a terzi secondo la Legge 54/2006 (c.d. Legge sull’affidamento condiviso)

- Dott. Luciano Magotti

Special. Psich., Criminol., e Psich. Forense (Milano)

Il disagio dei periziandi nella Consulenza Tecnica d’Ufficio e nella Consulenza Tecnica di Parte

- Prof. Carlo Lorenzo Cazzullo

Prof. Emerito Neuropsichiatria Università Milano

- Dott. Gaetano Giordano

Dirett. Centro Studi Separaz. e Affido Minori (Roma)

Il mobbing genitoriale dall'etologia all'etica

- Avv. Paolo Di Martino

Special. in Criminologia e Psich. Forense (Milano)

Abuso psicologico nella separazione genitoriale: profili giuridici e criminologici

- Dott. Vito Tùmmino

Presid. Feder. Soc. Scient. di Psicologia FISSP (Como)

La mediazione sul conflitto genitoriale tra obbligo e scelta consapevole

- Dott. Cesare Peccarisi

Istituto Naz. Neurologico IRCCS “C. Besta” (Milano)

La Sindrome di Cogne

- Dott. Mario Andrea Salluzzo

Segret. Feder. Naz. Bigenitorialità Fe.N.Bi. (Roma)

Separazione, libertà e bigenitorialità

Informazioni per iscrizione rivolgersi alla Segreteria Organizzativa:

Tradevent International srl - Via Franco Sacchetti, 78 – Roma – Tel. +39 0687201514

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19 aprile 2006

E POI SI COMMUOVONO PER TOMMASO ONOFRI...

Riportiamo integralmente, con la premessa che di nostro ci sono il titolo e questo breve commento qua sotto, l'intervento di Gianni de Berardinis sulla Lista Parigenitorialità.
La vicenda è, infatti, esemplarmente sconvolgente nella sua malvagia e sinistra filosofia.
Gianni ha perso la figlia.
Grazie Italia!
Vanno in cinquantamila ai funerali del povero Tommaso, ma della fine che fanno i bambini come Greta, cui vengono distrutti radici, identità, affetti, passato, non gliene frega niente a nessuno.

E' comodo, molto comodo piangere per quelle terribili - e massmediatiche - disgrazie che sono : i bambini rapiti e uccisi per denaro o per vendetta, che fanno orrore anche all'orrore.
Ma per quelli sottratti e distrutti affettivamente, che servono a far fare soldi e odio speculando sulla loro pelle, nessuno muove un rigo, una parola, mezza lacrimuccia.
Grazie Italia, grazie America: questa la giustizia di questa Guantanamano dell'infanzia che è la giustizia minorile.


"Una sentenza ieri emessa a Las Vegas dal Giudice Lisa Brown dopo tre anni di mia resistenza legale in Usa ed in Italia mi priva definitivamente dei diritti genitoriali verso mia figlia Greta.

Mia figlia sara' quindi adottata, contro la mia volonta' e contro l'evidenza dei fatti da me fedelmente ricostruiti in aula, dal compagno attuale della mia ex moglie.

Ho perso una battaglia legale anche se ho regolarmene pagato gli alimenti fino ad oggi ed ho rispettato i mei obblighi di padre (come da provvedimento di separazione emesso qui nel 1998).

Nessun mio diritto chiesto è stato soddisfatto neppure per un attimo.

Ho perso anche se ho scritto e chiesto tutte le settimane da 6 anni a questa parte alla madre di mia figlia di non commettere questo assurdo gesto che avrebbe danneggiato tutti,di ripensare all'intera vicenda.

Ho perso anche se la mia ex moglie ha violato la legge e l'Ordine di un Giudice e di un Tribunale italiano fuggendo di fatto senza la mia autorizzazione, ne' quella del Giudice.

La nuova legge dell'affido condiviso che dovrebbe tutelare i padri ovunque nel Mondo in America non esiste

Le leggi ed i diritti degli italiani vengono cancellati nelle aule dello Stato del Nevada.

La legge americana protegge scrupolosamente i suoi cittadini.

Un reato internazionale come la sottrazione di minore viene premiato da una sentenza americana dal Giudice ed azzera le regole del gioco preesistenti.

Ti ricordo che ho deciso di non recarmi ieri a Las Vegas perchè non disponevo dei fondi necessari per viaggio e quant'altro.( dopo tre anni di spese legali americane ed italiane non ce la faccio piu' a reggere il passo)

Non vedendomi comparire hanno deciso in mia assenza che non potevo piu' fare il padre.

Anche se avevo spiegato le ragioni,sostenuto tre anni di lotta,pagato alimenti, volato in Usa per ben tre volte e quel che piu' conta non ho piu' parlato ne rivisto mia figlia per volere della madre.

Lo scorso settembre 2005 la mia ex moglie venne chiamata da un Giudice italiano per l'Udienza e per il ricorso che io proposi nel mio Paese non si presento' in Aula ma il ns Tribunale la giustifico' e non dispose nulla a suo carico ( anche se io denunciai alla Corte di Milano il reato che lei aveva commesso fuggendo con mia figlia).

Anche l'Italia e la nostra legge sulla quale contavo di piu' mi hanno voltato le spalle.

Ho avuto tutto contro, ho perso tutto.

Las Vegas - Milano = 10 a O.

grazie di tutto, Gianni Gianni de Berardinis"

13 aprile 2006

UNA SENTENZA CHE LASCIA SPERARE


da WWW.TGCOM.IT

Non richiamava il figlio al cellulare, condannata

L'accusa:violazione obblighi familiari

La madre non richiama il figlio quindicenne che l'aveva cercata sul telefono cellulare ed il tribunale di Roma la condanna ad un mese di reclusione per violazione degli obblighi di assistenza familiare. E' quanto successo ad una donna romana, separata con un figlio minorenne affidato al padre. L' ex marito ha denunciato la donna accusandola di essere venuta meno agli obblighi di assistenza nei confronti del figlio.

Protagonista della storia, secondo quanto riferito dall'avvocato Giacinto Canzona, è una sua assistita, G.D.P., quarantaseienne, romana, separata con un figlio minorenne affidato al padre. Il processo ha preso spunto da una querela-denuncia presentata nel 2000 dall' ex marito contro la ex moglie, accusata di essere venuta meno agli obblighi di assistenza morale e materiale nei confronti del figlio. In sostanza l'uomo accusava l' ex consorte di non aver richiamato il figlio, nonostante le ripetute telefonate di quest'ultimo.

Il processo, incardinato davanti alla quinta sezione del Tribunale penale di Roma, si è concluso con la sentenza di condanna. "Lui telefonava - è detto nelle motivazioni - alla madre e lei non richiamava al telefonino. Diceva che avrebbe telefonato, ma non lo faceva mai". L'avvocato Canzona ha annunciato che impugnerà la sentenza.


http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo305282.shtml


07 aprile 2006

C'E' UN INDAGATO NELLA LISTA DI DI PIETRO. UN PADRE, OVVIAMENTE: CHE SU INVITO DEI PROFESSORI ERA ANDATO A SCUOLA DEI FIGLI...

Dal sito: Papà Separati Lombardia

E' lui!





(clicca sulla foto per vederla in grande)

Giorgio Galofaro, candidato della lista Di Pietro, dal 27 marzo indagato dalla Procura di Milano: invitato dai professori dei figli ad andare a parlare con loro in presenza dei ragazzi, ci è andato.

Commettendo, secondo la Procura, un reato.

VOTATELO PER QUESTO!


Onorevole Di Pietro, a quando una "SEPARAZIONI PULITE"?



In questa foto: Antonio Di Pietro a colloquio con Luigi Gallo, di Torre Annunziata, durante la Marcia dei Padri del 19 marzo 2006

La sua incredibile odissea - otto anni senza vedere i figli; 104 denunce presentate, nessuna delle quali presa in considerazione, è una delle dimostrazioni di come la giustizia delle separazioni provochi un MOBBING ISTITUZIONALE e generi di fatto ILLEGALITA'.



IL COMUNICATO STAMPA DI PAPA' SEPARATI LOMBARDIA PER GIORGIO GALOFARO

Giorgio Galofaro è candidato al terzo posto della lista Di Pietro - Italia dei Valori al Senato in Lombardia ed è un rappresentante delle associazioni di papà separati.

Egli ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari in data 27 marzo 2006 perché si è recato "presso le scuole dei figli in data 1 febbraio 2002, venerdì, e 05 marzo 2002, martedì"; egli avrebbe eluso le disposizioni della sentenza di separazione del 2001, che stabilivano orari di visita il mercoledì dalle ore 18 alle ore 20 e ad week-end alternati.

Giorgio Galofaro avrebbe quindi commesso il reato di essere e fare il padre. Gli insegnanti delle
scuole di ogni ordine e grado invitano i papà a partecipare alla vita scolastica dei loro figli, i papà separati vengono indagati dalla Procura della Repubblica per essersi interessati alle attività della scuola dei loro figli in affido esclusivo alle madri.

Appare singolare l'interpretazione del diritto di visita del genitore non affidatario data dalla Procura della Repubblica di Milano; i papà separati hanno sempre lamentato l'origine carceraria degli orari di visita, ma mai avrebbero immaginato il divieto a vedere i propri figli con i loro insegnanti in assenza di cancellazione della patria potestà.

Oggi Galofaro Giorgio ha l'affido congiunto dei suoi 3 figli, portati in Olanda dalla madre al seguito del suo nuovo compagno: essi stanno dal padre in Italia circa 60 giorni ogni anno. Oggi questo papà dovrà spiegare ai suoi figli che lo Stato Italiano lo sta inquisendo penalmente perché è andato, su invito loro, a trovarli a scuola. Oggi questo papà dovrà spiegare a Di Pietro ed agli elettori che c'è un candidato indagato in Italia dei Valori, lista che promette "Nessun condannato in Parlamento".

Anche nessun condannato per amore verso i propri figli?

In questi ultimi anni non è stato fatto nulla per cercare di risolvere queste situazioni, in cui si incrimina l’amore di un padre per i proprio figli. Il Governo aveva promesso che avrebbe fatto una vera riforma delle giustizia, ma così non è stato e da ormai troppo tempo padri separati sono costretti a vivere situazioni simili. L’associazione Papà Separati ha deciso di candidare Giorgio Galofaro alle prossime elezioni politiche con Italia dei Valori come valore aggiunto per dare voce a tutti coloro che vivono questo dramma e per cercare di smuovere almeno uno dei tanti tasselli della giustizia che oggi è in stallo burocratico.
Milano, 5 aprile 2006

06 aprile 2006

LA MAMMA E' SANTISSIMA E LA GIUSTIZIA ESEGUE

Dal Forum "Papà Separati" una bellissima e grottesca vicenda.
Che, se vera, dovrebbe far ridere e piangere al tempo stesso: piangere per il povero papà che ci incappa e per una giustizia familiare e minorile ormai in mano alla "mamma santissima" di turno, e ridere perchè qualcuno ancora la chiama ... Giustizia.

"Dovendomi ribellare vi chiedo consiglio. In sintesi la mia storia.

Gennaio 2004- Affidamento esclusivo alla madre" perchè ha insistito in tale richiesta" ( testuale in decreto) io ero per un congiunto. I genitori definiti ottimi entrambi, il padre " figura forte e autorevole , punto di rifeirmento per i figli, che collabora nel quotidiano" . Due abitazioni autonome allo stesso numero civico( per aver chiara quale sia la distanza!!) due stipendi eguali. L'indagine familiare dei SS e mediatore familiare raccomandavano al T.M. il congiunto e non esclusivo alla madre: Ma il risultato lo avete appena letto:

Da allora problemi a non finire, non avendo avuto giorni, ma " la più ampia facolta di visita che deve essere favorita", in pratica ero un escluso. Prima della sentenza eravamo già separati, e i bambini stavano bene ( citati nella relazione dei S.S. anzidetti), dopo i miei figli hanno dovuto far ricorso al servizio di Neuropsichiatria infantile, (iniziativa presa a cura della madre!! ) Cito solo alcune delle cose che a causa dell'affidamento esclusivo sono successe: Deleghe in favore di altri genitori a prelevare i miei figli da scuola, minacce ai miei figli di essere dati ad altre famiglie se si lamentano della situazione o di essere portati a vivere da un'altra parte se chiedono di stare di più con il padre, ( mio figlio Federico minacciava di uccidersi se la mamma lo avesse portato via di li ( tutto segnalato ai SS e al T.M. di Firenze, e altro che vi risparmio.
Aad aprile 2005 chiedo la ripaertura del procedimento a causa dei disturbi che i miei figli manifestavano a causa dell'esclusivo, significando che i nonni, amiche e altri genitori sono delegati dalla madre da ciò che io sono escluso ( causa gravosi turni di lavoro anche festiivi e serali della madre) . Io chiedo congiunto o alternato.( proprio per non essere conflittuale sulla stessa richiesta di esclusivo)
Nuova indagine famliare e mediazione e vengoni sentiti anche i miei figli ( 7 e 10 anni)
Così la relazione dei SS.: La madre non appare collaboratibva, oppositiva ad ogni proposta e squalificante dellì'operato della equipe.
I miei figli chiedono, di poter stare una settimnana con ciascun genitore ( come del resto già fanno da due stagioni estive) estendendolo a tutto l'anno ciò che ben conoscono così da poter esprimere eguale affettività verso i genitori:
I servizi Sociali raccomandano al T.M. di accogliere le richieste dei bambini " che non sono liberi di amare egualmente mamma e papà in accoiglimento delle loro richieste, visto che ciò è possibile per la situazione abitatativa rappresentando che tale ( 2 abitazioni allo stesso civico che qusi si toccano!!) anzi i S.S. ribadiscono come l'alternanza settimanale sia gradita ai bambini traendone giovamento a livello psicologico durante tale periodo.
Nel frattempo io cesso la mia attività lavorativa e vengo collocato in pensione! Fatto che comunico al T.M. in concomitanza della relazione dei S.S.-
Morale della favola: dopo quasi un anno ( 10 di Marzo 2006., qualche giorni prima della entrata in vigore della nota legge!!!) il T.M. conferma l'affidamento esclusivo alla madre, vista la conflittualità rigetta il congiunto , e rigetta persino la ricihiesta di alternato in quanto i bambini sarebbero altrimenti dei "nomadi"!, continuando a ripetere che anche io lavoro!! ( non leggono nulla).
Per cui si tratterebbe di nomadismo se i miei figli stanno con un padre che a 42 anni è in pensione e che ha casa allo stesso civico della madre , mentre è normale che io veda loro andare oggi a casa dei nonni, domani presi da altri genitori, accompagnati nelle attività sportaive da altri ancora . Addirittura all 'ultima seduta della Neuropsichiatra ( 2 Marzo 2006.) i bambini sono stati accompgnati da una collega di lavoro della madre !!

Inascoltato mè in quanto non vengono lette neppure le cose fondamentali ( pensione, genitori delegati , situazione abitativa etc.) inascoltati i miei figli mentre questi subiscono le conseguenze di una madre che si oppone strenuamente al nostro rapporto tanto che si rivolge lei stessa al servizio di NPI, neppure le richieste dei miei figli sono prese in considerazione. Inascolti i servizi sociali che evidenziano come il " conflitto " sia costruito da una madre che non tollera l" ingerenza" dei SS e mediazione familiare.
Alla fine il conflitto premia chi lo costruisce anche in maniera così evidente. E' chiaro che esiste un conflitto! Io voglio che i miei figli abbiano due genitori, mentre la madre vuole escludere il padre! Più conflitto di questo!

Ad oggi i miei figli continuano ad essere presi a scuola da altri genitori che li tengono a pranzo, accompagnati alle attività sportive mentre io resto di là dalla strada a guardali dall'alto della mia " figura autorevole e forte". Il loro " punto di riferimento" che assiste impotente alla prosecuzione delle sedute dalla N.P.I.. Mentre se io esercitassi il mio ruolo di padre loro sarebbero dei "nomadi" nonostante non si sia voluto valutare che con mè o con la madre sono sempre nello stesso luogo ( Giardino, cani, gatti, giochi, etc.) .

Dopo tutto questo, dopo due anni di tribolazioni e visto lo schifo, ho poca e niente fiducia in un appello anche sulla base della nuova legge Avevano a disposizione tanti di quegli elementi per dare un congiunto che la nuova legge questi se la metterennno sotto i piedi.
E' per questo che adesso sono stufo di scrivere cose che NON leggeranno mai. Voglio protestare davanti alla Corte d'Appello di Firenze, diffonderò ciò che stà accadendo ai miei figli e a mè. Coinvolgerò i media. Ormai è finito ogni tempo. La rassegnazione, la speranza non servono a nulla . Debbo uscire allo scoperto
E' per questo che chiedo di essere sostenuto dall'associazione a cui sono iscritto. Il mio legale stà preparando il ricorso in appello e comunicati stampa da diffondere contemporaneamente .
Debbo ribellarmi contro sentenze contraddittorie, assurde , che disperezzano addirittura i desideri realizzabili dei bambini, che altro non chiedono di avere due genitori, proprio per NON esssere dei nomadi!!, Che non ascoltano neppure i Servizi sociali da loro delegati, e che per ben due volte non si sono mai espresso per l'esclusione di un genitore, anzi!

Che dovrei fare abbattere la mia casa? cosa rispondo ai miei figli quando mi chiedono se si farà quello che hanno chiesto? Continuo a guardarli mentre vanno via con altri in altre case, intorno ad altre tavole apparecchiate?

Piuttosto la davanti ci marcisco!!

Datemi una mano sarà importante il contributo, il consiglio di ognuno di Voi. Grazie a tutti comunque"

http://www.papaseparati.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2835