RICEVIAMO DALL’INGEGNER ERNESTO EMANUELE E PUBBLICHIAMO
Il caso è quello apparso sui giornali in cui un bambino (Daniele, nome di fantasia) è stato prelevato di forza dalla abitazione del padre previo sfondamento della porta della stanza dove Daniele si era barricato (sfondamento di porta su ordine telefonico del giudice Tramontana del tribunale dei minori di Milano).
Daniele poi, lasciato solo un attimo dalle forze dell' ordine (dopo lo sfondamento della porta), tramite una uscita secondaria e fuggito.
Questo succedeva giovedì sei settembre.
Il tentativo di prelievo da parte delle forze dell'ordine veniva ripetuto il giorno successivo.
Nel frattempo vi era stato un colloquio (3 ore ) a tu per tu della madre col figlio con risultato che ancora non si è riusciti a convincerlo ad andare con la madre
Venerdi seconda ordinanza del giudice Tramontana che insieme alla forza pubblica ritenta il convincimento del piccolo Daniele presente la PS per l'esecuzione coatta (come per un oggetto .... e non per una persona).
Nel frattempo Daniele è ricoverato in ospedale per "sincope vaso vagale" ; il primario di pediatria ha poi mandato due fax al TdM sottolineando la diagnosi e sottolineando il fatto che qualunque stress ed emozione avrebbero aggravato la sudetta sindrome. Malgrado tutto ciò il TdM ha autorizzato di nuovo l'uso della forza per il trasferimento coatto presso la madre
Sino a quando fatti del genere ?
Ernesto Emanuele
Presidente Famiglie Separate Cristiane
Fondatore Papa Separati
026599300
335 8081455
Associazioni Familiari
Via A. Appiani? 25 - 20121 Milano (02-6552308 - FAX 026551717)
e.mail: emanuele.rr@tiscali.it
NOTA
Tra le mille domande che una follia del genere ci suscita, una ci sembra doverosa da esprimere.
Cosa sarebbe accaduto se uno dei tanti padri o genitori, cui viene reso illegalmente impossibile, dall'altro genitore, avere legittimi rapporti con i figli, avesse preteso la consegna del figlio comportandosi in modo tale da farlo finire all'ospedale con una sindrome del genere (che è in questo caso inequivocabilmente espressione di un grave trauma psicologico)?
Lo vogliamo immaginare un attimo?
Se la sindrome vaso-vagale è opera di un comportamento messo in atto su consenso di un GIUDICE DEI MINORI, è lecito che il minore la subisca.
E' nel suo supremo interesse, si direbbe.
Facciamogli crollare la pressione e il battito cardiaco dalla paura, ma sempre nel suo supremo interesse…
Se la cosa fosse stata provocata da un genitore, starnazzanti psicologhe e psicologi avrebbero dedotto che quel padre o quel genitore erano violenti, che non tutelavano la stabilità emozionale e affettiva del figlio, e il TdM ne avrebbe dedotto che quel genitore è inadeguato.
Un quesito diventa dunque sempre più pressante:
Quando i Tribunali dei Minori si renderanno conto della PROPRIA INADEGUATEZZA A IMPICCIARSI NEI FATTI DELLE FAMIGLIE E A SPACCIARSI COME TUTELA DEI BAMBINI?
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