14 novembre 2010

LA NEGAZIONE DELLA PAS: UN PO' DI DOMANDE AL DR. MAZZEO.
SPERANDO CHE, CON LA FACILITA' CON CUI PARLA, RISPONDA


PREMESSA:

In un suo intervento su Facebook, ripreso da molti siti, il dr. Andrea Mazzeo, eminente psichiatra di Lecce, critica la proposta di considerare la cosiddetta PAS, o “Sindrome di Alienazione Genitoriale” come patologia.

In un suo successivo intervento il dr. Mazzeo invita quei genitori i cui figli avessero ricevuto diagnosi di “PAS” per qualsiasi motivo, a denunciare presso gli Ordini dei Medici o degli Psicologi i professionisti che avessero posto tale diagnosi.

PUNTO 1): GLI INTERESSI DIETRO LA PAS

Circa la propria conoscenza della PAS, il dr. Mazzeo, il 4 SETTEMBRE 2010, scrive:

Sino a qualche mese fa non sapevo nulla della PAS; mi occupo di adulti, e saltuariamente collaboro con i Consultori ed il TdM per i casi di minori con uno o entrambi i genitori in cura al CSM. L'ho letta, quale CTP, in una perizia e mi sono subito documentato, dovendo fare le mie controdeduzioni.

Oltre, egli sostiene che esisterebbero degli interessi “inconfessabili” dietro la PAS:

Diciamo che uno dei più confessabili è il business della PAS, che è già in corso, con i convegni ed i corsi di formazione (che ovviamente sono a pagamento) per formare gli specialisti in "PAS-ologia applicata", che ovviamente saranno controllati dalle scuole di PAS-ologia, al di fuori quindi del controllo pubblico dei consultori e della psichiatria e neuropsichiatria infantile pubbliche (non funzionano sempre bene, lo so, ma non sono facilmente piegabili agli interessi del genitore più potente; trattandosi di pubblici ufficiali non è facile fargli scrivere sciocchezze, di solito). In questo modo i guru della PAS-ologia avranno il controllo totale del "mercato dei bambini", pardon dell'affidamento....

DOMANDE:

Egregio Dr. Mazzeo:

1a) l'incarico da lei ricevuto come Consulente Tecnico di Parte è un incarico privato, e come tale 

remunerato

. Lo può chiarire pubblicamente?

1b) il/la Suo/a cliente era accusato/a di esser genitore alienante e lei doveva dunque sostenere che non lo fosse?

Detto in altri termini: Lei ha ricevuto quell'incarico professionale (come tale economicamente 

remunerato

), per negare che il Suo cliente fosse un genitore alienante?

1c) in seguito, Lei ha ricevuto come clinico, o CTP o CTU altri casi di PAS? O anche: se in futuro Le venisse proposto di di seguire come CTP dei procedimenti giudiziari in cui difendere un genitore accusato di essere alienante, accetterebbe l'incarico?

1d) Lei sa che la prestazione come Consulente Tecnico non rientra tra le prestazioni mediche (tanto che sulla parcella bisogna pagare l'IVA)?

PUNTO 2): LA PAS COME PATOLOGIA

Il dr. Mazzeo sostiene poi che la PAS non è una patologia, e per sostenere tale tesi si appella alla assenza della PAS dal DSM IV, il Manuale Diagnostico americano per i Disturbi Mentali. E sostiene:

Il DSM vuole che per diagnosticare un qualsiasi disturbo lo stesso debba causare in chi ne è affetto un disagio clinicamente significativo, una compromissione in più aree di funzionamento psicosociale, del lavoro, della scuola, degli affetti, delle relazioni sociali, delle amicizie, ecc. Al di fuori di ciò, cioè se il soggetto sta bene, lavora regolarmente, va bene a scuola, ha molti amici, ha relazioni affettive sane con i coetanei e con gli adulti, non si può diagnosticare proprio nulla.

DOMANDA:

2) Secondo lei, il desiderio di non incontrare più un genitore, basandosi su accuse irrisorie o su accuse non dimostrate ma utilizzate dall'altro genitore in un procedimento di separazione, è un comportamento che esprime una stabilità mentale ed è prognostico di un buon sviluppo psichico?

PUNTO 3) PAS E PEDOFILIA

Nei suoi scritti, poi, il dr. Mazzeo ha più volte adombrato che la PAS venga “difesa” da chi ha interesse a coprire i padri pedofili. 

Al proposito gli chiediamo i seguenti chiarimenti:

3a) Dottor Mazzeo, Lei ritiene che i medici e gli psicologi che ritengono la PAS un disagio psicologico indotto in un minore, siano professionisti che vogliono aiutare i pedofili a perseverare nei loro comportamenti e a garantirne comunque l'impunità?

3b) Lei ritiene che, dal momento che svariate patologie psichiatriche (depressione, schizofrenia, disturbi di personalità, ecc.) siano stati utilizzati – a torto o a ragione, fraudolentemente o meno – per dichiarare non punibili dei criminali o inattendibili i loro accusatori, si debbano abolire quelle patologie?

PUNTO 4) PAS E STORIA DELLA MEDICINA

Il dr. Mazzeo sostiene che la PAS non sia una malattia.

DOMANDE

4a) In base a cosa lo afferma: solo perché non elencata nel DSM o nell'ICD?

4b) Secondo Lei, l'epilessia, la sepsi puerperale, l'infezione da virus influenzale, e centinaia di altre patologie, come erano considerate prima che la ricerca raggiungesse lo stato attuale?

Grazie delle risposte.

Dal momento che Ella invita pubblicamente della gente a denunciare dei suoi colleghi agli ordini professionali, elencando sedi e indirizzi degli stessi e fornendo dei “format” per le denunce, può cortesemente favorire pubblicamente a quale Ordine Provinciale Ella è iscritto e qual è il relativo numero di iscrizione?



Dr. Gaetano Giordano

Medico-chirurgo

Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

Psicoterapeuta

Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma e Provincia

N. di Iscrizione 32172 M

06 novembre 2010

MISSERI: UNA FIGLIA CHE LO DIFENDEVA LO HA SPINTO AD ACCUSARSI....

E ORA UNA DONNA CHE LO ACCUSAVA LO SPINGE A DISCOLPARSI....?

LA CONSULENTE DI TELEFONO ROSA CI MOSTRA LE SUE VARIE E VARIATE OPINIONI

7 ottobre 2010:

"La criminologa Bruzzone: Misseri un pedofilo assassino"

(07/10/2010)

Parla Francesca Bruzzone, criminologa: escludo la semi-infermità di mente, merita l'ergastolo 

Esattamente un mese fa, il 7 ottobre 2010, la dottoressa Bruzzone diceva, a proposito del Misseri:
Non credo francamente che questa vicenda sia nata quarantadue giorni fa. Non penso che il 26 agosto sia l'unico momento in cui questa persona soggetto ha avuto un interesse sessuale per un minore. Parliamo di un pedofilo assassino e questo tipo di soggetti difficilmente a quell'età ha il proprio ingresso nella vita criminale per cui purtroppo c'è da indagare in maniera molto più allargata nella vita di quest'uomo e sono convinta che emergeranno elementi ancora più inquietanti...

Allorché la giornalista chiedeva alla dottoressa Bruzzone se secondo lei il Misseri avesse avuto dei complici, lei rispondeva testualmente che non lo riteneva proprio veritiero: Penso che sia assolutamente probabile che questa persona abbia commesso tutto da sola. Non ci vedo nulla di impossibile per una persona soltanto... Ha fatto quello che ha fatto, ha abusato del corpo di questa giovane, poi ha atteso un tempo secondo me ragionevole tanto per muoversi probabilmente magari con il favore della notte, e portare poi il corpo là dove è stato ritrovato, celato in maniera estremamente accurata e difficilmente ritrovabile se non su indicazione dell'assassino, come poi effettivamente avvenuto.

Quando poi le è stato chiesto che pena meritava quest'uomo, ha risposto senza esitare: “In questo caso l'ergastolo penso sia impossibile non comminarlo... c'è piena consapevolezza, c'è lucidità... probabilmente sentiremo parlare ….forse un tentativo di stabilire una sorta di seminfermità, ma in questo caso ripeto è assolutamente escludibile sulla base di ciò che è stato fatto da quest'uomo sia durante la fase omicidiaria, sia nella fase successiva di occultamento del cadavere e ahimè nella fase che ha riguardato come sembra anche la fase della violenza sessuale...

A questo punto la giornalista chiedeva come difendersi da questi soggetti, visto che a dire della Bruzzone uno come il Misseri doveva essere già conosciuto come pedofilo.
E a questo punto la Bruzzone è stata quanto mai categorica: “denunciando! Facendo emergere il tutto! facendosi consigliare da professionisti, andando ai Centri Antiviolenza... Telefono Rosa.... Io collaboro con loro da anni e sono assolutamente un interlocutore preziosissimo per questi tipi di casi...”.
http://tg7.la7.it/Cronaca/video-345733=
Immaginiamo cosa sarebbe successo se Sabina Misseri si fosse recata a Telefono Rosa e avesse denunciato che da mesi sapeva che il padre molestava Sarah e lei...

Che giustizia avremmo avuto, ascoltando oggi le parole della criminologa dottoressa Bruzzone?

Forse ci sarebbe andata bene.
Chiamata infatti dalla difesa di Misseri ad assumere il ruolo di consulente tecnico di Misseri, la dr.ssa Bruzzone nel frattempo cambiava del tutto idea, e dichiarava:

«Misseri non può essere l'unico mostro»
Buzzone apre un nuovo fronte sul delitto

La criminologa romana, consulente tecnica di Michele è convinta che «molte cose devono ancora emergere»

Leggendo l'articolo, ecco cosa si legge delle dichiarazioni della criminologa :
«Nello studio complessivo del caso — dice — non credo ci sia spazio per inquadrare Misseri come il mostro isolato altrimenti non avrei accettato l’incarico … » [domanda: ma allora in seguito a quali prove parlava prima? e in base a cosa ha cambiato completamente idea? N.d.R.] La criminologa commenta poi le voci di una possibile ritrattazione dell’indagato a favore della figlia Sabrina precedentemente chiamata in correità nel delitto. «Vedremo, ad ogni modo — commenta — non si può non tener conto della forte influenza emotiva che le donne di casa Misseri sanno esercitare su di lui e proprio per questo eventuali sue ritrattazioni potrebbero essere lette da più punti di vista». Convinta che «molte cose devono ancora emergere», la criminologa romana non nasconde i forti dubbi che Gli inquirenti hanno premura di chiudere questa partita «ritenuto che la medesima — spiegano sempre nell’atto di richiesta — non appare rinviabile al dibattimento in quanto il trascorrere del tempo naturalmente necessario (…) potrebbe pregiudicare irreparabilmente il ricordo sui fatti e sulle circostanze oggetto della chiamata in correità». I .

Oggi, a quanto dichiarato in televisione dal conduttore di QUARTO GRADO e da altri quotidiani, sembra che, dopo due ore di colloquio con la dottoressa Bruzzone, Michele Misseri si sia deciso a confessare tutto, e avrebbe attribuito – ma occorre aspettare tutte le conferme del caso- ogni responsabilità alla figlia Sabrina: "La svolta nell'inchiesta sul delitto è arrivata dopo che Misseri aveva parlato per un paio d'ore con il suo legale d'ufficio, Daniele Galoppa, e con la sua consulente, la criminologa Roberta Bruzzone". (http://www.ilgiornale.it/interni/lultima_verita_morte_sarah_e_stata_uccisa_sabrina/06-11-2010/articolo-id=484965-page=0-comments=1)


Dopo due ore di colloquio con la Bruzzone, appunto.
Tanto da far ipotizzare che tale nuova confessione, certo non indotta e assolutamente non definibile falsa, almeno al momento, si sarebbe avuta – sempre a parere del dr. Meluzzi - proprio perché il Misseri sarebbe quanto meno molto sensibile alle figure femminili.

Definendo il Misseri una persona facilmente cedevole, "sensibile" all'universo femminile, il dottor Meluzzi ha dunque fatto intendere come il suo parere di professionista fosse che l'intervento della famosa, e brava, criminologa sia stato decisivo anche - e ovviamente non solo - in virtu del fatto che una figura femminile avrebbe avuto piu facilita e successo a spingere il Misseri ad aprirsi.

Di sicuro c'e un dato: che Misseri fosse dominato dalla ginecrazia di casa sua e piu che un "sembrerebbe".
E probabilmente si era accusato di omicidio e occultamento di cadavere sotto la spinta della figlia prediletta (ma ricordiamoci tutti che ognuno e innocente fino alla sentenza di terzo grado), e che, probabilmente, quella figlia aveva il ruolo - e un'opinione, avanzata dallo specialista dei Carabinieri che ha esaminato gli aspetti psicologici della vicenda - della moglie forte di casa.

E molto probabilmente, ora un'altra donna forte - perche Roberta Bruzzone oltre ad essere un'ottima criminologa, e sicuramente una persona forte e volitiva - lo ha spinto a nuove (e piu vere?) verita.

E se una persona come la criminologa dr.ssa Bruzzone -che ricopre questi ruoli proprio a tutela delle donne- spinge un uomo a dire una verita che - stando ai "si dice" di questa sera- punta ogni accusa circa l'omicidio sulla figlia Sabrina, c'e (meglio: al momento bisogna dire ci sarebbe) da star sicuri che quella e la verita.
Altrettanto sicuro è un dato.


L'avvocato Galoppa ha rifiutato la consulenza gratuita di specialisti in problemi di violenza familiari. Di sesso maschile.


Sicuramente sulla base di motivazioni legate alla grande competenza della dottoressa Bruzzone. Ma senza probabilmente disdegnare il dato - assolutamente legittimo quanto vincente - che una donna avrebbe stabilito col Misseri un legame assolutamente piu valido e ascoltato.


Se il dr. Meluzzi ha ragione, insomma, con il Misseri piu che il PM, piu che i Carabinieri, piu che l'avvocato stesso, sono le donne a farlo parlare. E forse -stando alle ipotesi accusatorie- a fare peggio.
Altro che potere maschile e padri-padroni...

Oltre al fatto che rimane un'altra domanda.

Stando a quel che diceva la Bruzzone nell'intervista a La7 del 7 ottobre 2010, cosa sarebbe accaduto se Sabrina Misseri fosse andata a denunciare il padre a Telefono Rosa come persona che si sapeva violenta e pedofila da sempre?

Che corso avrebbe avuto la Giustizia?


E, detto fra noi, come operano le e i consulenti di Telefono Rosa?
Su quali basi fanno e poi esprimono le loro "diagnosi" pubbliche?







02 novembre 2010

"LA SINDROME DI ALIENAZIONE GENITORIALE E LE PROBLEMATICHE SEPARATIVE" - un articolo di Gaetano Giordano e Vittorio Vezzetti

Sulla Rivista Psychomedia (www.psychomedia.it), rivista specializzata del settore "Psy" e fra le prime dieci al mondo per numero di contatti, è uscito, nell'Area "Disagio familiare,Separazioni e Affido dei Minori" coordinata dal dr. Gaetano GIORDANO, direttore del Centro Studi Separazioni e Affido Minori, un articolo scritto dal dr. Vittorio Vezzetti (specialista in Pediatria, Responsabile Scientifico dell'AssociazioneNazionale Familiaristi Italiani, Responsabile Scientifico dell'Associazione ADIANTUM) e dal dr. Giordano stesso.


L'articolo si intitola "LA SINDROME DI ALIENAZIONE GENITORIALE E LE PROBLEMATICHE SEPARATIVE", e affronta una chiara disamina della PAS.


L'area "Disagio familiare,Separazioni e Affido dei Minori" si trova a questo indirizzo, e contiene articoli sul fenomeno delle separazioni, sul mobbing genitoriale, sulla violenza domestica, sulla PAS.
Questo l'indirizzo dell'Area: http://www.psychomedia.it/pm/grpind/sepindx1.htm

L'articolo del dr. Vezzetti e del dr. Giordano si trova invece a questo indirizzo: http://www.psychomedia.it/pm/grpind/separ/giordano4.pdf.

Ricordiamo che l'11 novembre uscirà in tutta Italia il romanzo di Vittorio Vezzetti “Nel nome dei Figli”, ritratto della società contemporanea attraverso gli occhi dei bambini. Il primo romanzo italiano che, con rara efficacia e abilità narrativa davvero invidiabile anche da tanti autori del legal thriller nostrano e straniero, racconta le drammatiche vicende che si intessono intorno ad una separazione: Nel nome dei Figli, Booksprint edizioni, pag. 418 - di Vittorio Vezzetti