22 dicembre 2011

Arrestato il direttore de "Il Forteto". Il TdM di Firenze gli affidava i nostri figli

Rodolfo Fiesoli. Gli affidereste vostro figlio?
Voi no, il Tribunale dei Minori si


L’arresto del direttore della comunità “Il Forteto”.
La prima condanna avvenne nel 1985.
I Servizi Sociali hanno continuato ad affidargli i bambini sino al 2008.
Nel supremo interesse di chi?

Nel 1998 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo riceve la richiesta di ricorso contro l’Italia, e in particolare contro l’operato del Tribunale dei minori di Firenze, da parte di due madri con doppia cittadinanza, italiana e belga.
Entrambe le donne avevano subito la decisione del Tribunale per i minorenni di Firenze di interrompere ogni relazione con i rispettivi figli, collocando questi ultimi presso la comunità “Il Forteto”. Le donne, inoltre, avevano denunciato che i bambini subivano all’interno della suddetta comunità trattamenti violenti e inumani, associati ad una scolarizzazione pressoché inesistente.
Dall’indagine della Corte europea è emerso che “Il Forteto” fu oggetto, alla fine degli anni ’70, di una inchiesta penale in relazione a tre dei suoi fondatori, per supposti atti di zoofilia e pedofilia commessi all’interno della cooperativa. Due di queste persone, in particolare il Direttore Rodolfo Fiesoli e il suo socio Luigi Goffredi, furono arrestate, poi rimesse in libertà con rinvio a giudizio.


Il 3 gennaio 1985 la corte di appello di Firenze condannò i due imputati per maltrattamenti e abusi sessuali su persone accolte nella comunità.
In particolare emerse un’istigazione da parte dei suoi responsabili alla rottura dei rapporti tra i bambini che erano affidati loro e i loro genitori biologici (come nel caso delle due madri in questione) e altri gravissimi capi di imputazione:
- entrambi per avere maltrattato una ragazza handicappata di diciotto anni che aveva soggiornato per qualche giorno nella comunità, picchiandola più volte al giorno, insultandola anche in presenza di altre persone, impedendole di comunicare con l’esterno, umiliandola a causa delle sue caratteristiche fisiche;
- Rodolfo Fiesoli risultò avere abusato sessualmente (atti di libidine violenti) di due handicappati mentali di sesso maschile, in una occasione in presenza di un tredicenne.
Fiesoli fu condannato ad una pena di due anni di reclusione e Luigi Goffredi ad una pena di dieci mesi di reclusione, ottenendo ancora la condizionale e la sospensione dell’interdizione dai pubblici uffici. Risultò inoltre che si fossero avvalsi di falsi titoli di studio come psicologi (reato per il quale furono purtroppo amnistiati).
Nonostante questi gravissimi capi di imputazione - con conseguenti condanne - nel 1997 Fiesoli risultava ancora a capo della comunità e, cosa ancora più grave, i servizi sociali competenti continuavano a raccomandare al tribunale per i minorenni di Firenze “Il Forteto” quale luogo idoneo per la collocazione di minori allontanati dalle famiglie di origine.


In base ad una sentenza del 13 luglio del 2000 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per l'affidamento a Il Forteto dei bambini, sostenendo che le madri avevano subito un grave danno morale a causa dell’assenza di spiegazioni riguardanti la scelta delle autorità di collocare i bambini presso “Il Forteto”, e inoltre per gli ostacoli al riallacciamento dei rapporti derivante dal comportamento delle persone che avevano l’affidamento dei bambini all’interno della struttura in questione. La Corte ha deliberato inoltre che anche i bambini avevano subito un danno personale considerando il rischio crescente di una rottura irreversibile dei legami con le rispettive madri, comminando una multa di 200 milioni di lire come risarcimento dei danni morali.
(Fonte: http://www.dirittiuomo.it/Corte%20Europea/Italia/2002/Scozzari.htm).

Dopo essere uscito di prigione Rodolfo Fiesoli è tornato a dirigere la comunità “Il Forteto” che ha continuato ad ospitare, su mandato del Tribunale di Firenze, minori e persone in difficoltà.

Nel 2002 l'eurodeputata di An Cristina Muscardini avanzò un'interrogazione alla Commissione parlamentare chiedendo “l'allontanamento immediato di tutti i minori presenti nella struttura e la cancellazione de Il Forteto quale centro di riferimento per la commissione per l'infanzia”, tuttavia la Commissione incredibilmente si dichiarò non competente.
Nonostante tutti questi gravissimi fatti emersi, che sono stati peraltro giudicati idonei a condannare l’Italia per violazione dei diritti dell’uomo, solo a partire dal 2009 il Tribunale di Firenze non ha più affidato nessun minore alla comunità.
E’ infine cronaca di pochi giorni fa: Rodolfo Fiesoli, il 20 dicembre 2011, tutt’ora a capo della comunità “Il Forteto”, nonostante i terribili reati sopra citati, è stato nuovamente arrestato dalla procura di Firenze con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti.
Com’è possibile che un Tribunale italiano abbia potuto per tutti questi anni continuare a inviare persone e minori in difficoltà – e soprattutto nonostante le sentenze e le condanne della Corte europea - con un personaggio gravemente deviante come il Fiesoli?

E' evidente un dato: il Tribunale dei Minori non svolge alcun controllo sulle consulenze svolte dai Servizi Sociali e se lo dovessimo considerare alla stregua di un genitore dovremmo revocargli immediatamente la potestà genitoriale con la stessa facilità e velocità con cui il Tribunale dei Minori la revoca ai genitori oggetto delle proprie attenzioni.
I giudici che hanno inviato i minori a “Il Forteto” nonostante le condanne penali e quelle in sede europea, e i Servizi Sociali che hanno consigliato la struttura, hanno mai pagato per le loro eventuali responsabilità?
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