26 marzo 2006

GRETA DADDY IS HERE!



Sono il Padre di Greta di 9 anni nata a Milano nel 1996. Mi sono sposato a Milano con una cittadina americana nel 92 e separato nel 98 sempre a Milano per ordine del Giudice, con sentenza omologata dallo stesso Foro. Nella separazione, consensuale, ho ottenuto l'esercizio congiunto della Patria potesta', il divieto per la madre di recarsi in Usa con mia figlia senza la mia autorizzazione e 2 gg la settimana con mia figlia nella mia casa dopo la separazione.
Nell' Ottobre 2000, mia moglie fugge dall'Italia con mia figlia diretta negli Usa, senza la mia autorizzazione, direzione Chicago (dice che la madre sta male e che fara' ritorno dopo UN mese ....ma non tornera' piu'.


In quell'occasione inscrive la bimba a scuola in America , le da' nuove abitudini quotidiane e nei primi tre mesi regolarizza le formalita' della nuova bimba immigrata dall'Italia.

Ovviamente non comunica a nessun Tribunale locale quale fosse la sua personale sìtuazione di madre, di moglie di provenienza...di stato.

Non ne ha interesse...immagina che in Usa questo non serva.


Si risposa poi con il marito, anch'esso italiano, nel 2001 per la terza volta in Usa e scioglie da Chicago, solo per gli Usa, il nostro vincolo matrimoniale: attualmente risulta quindi ancora bigama per ns legge in Italia.

Nel 2003 improvvisamente promuove ai miei danni una causa da Las Vegas, dove si stabilisce nel 2002 (cambia ancora residenza provenendo da Chicago, ma senza avvisarmi...) L'intento di questa nuova causa è togliermi definitivamente i diritti genitoriali e quindi la
Patria potesta' (con il suo abile avvocato inventa una storia assurda: asserisce che sono io che ho abbandonato mia figlia.)


Contestualmente chiede che la piccola sia adottata dal suo nuovo marito.

Questa causa inizia nel maggio 2003.
Mi viene notificata.

La mia ex moglie si aspetta che io non compaia a Las Vegas.

Invece mi organizzo, trovo un legale li' e resisto sostenendo da subito e con fatica le mie ragioni.

In conseguenza di questo inaspettato impegno legale sul fronte Usa, vado a Las Vegas ben tre volte ( e fino ad oggi non siamo riusciti a "sbrogliare la matassa" e a ricostruire in termini di legge la mia vicenda di fronte al Tribunale di Las Vegas).

L'ultima data di un mio mio viaggio in Usa per sostenere la mia difesa risale al 5 agosto 2005.(dopo questa Udienza è stato fissata dal Giudice in Usa una ennesima data in febbraio 2006 a Las Vegas per discutere ancora, sentire le ragioni ed emettere auspicabilmente una
sentenza definitiva.) I miei avvocati italiani ed americani fino ad oggi sono costati una tombola... non conto piu' i milioni (che sono moltissimi), ho problemi di lavoro, familiari e la mia serenita' è
lesa.)

Nonostante io paghi regolarmente il mantenimento con bonifico estero, rivalutato Istat dal 98 ad oggi, la ex moglie non mi permette di sentire al telefono, via e mail ed in qualsiasi altro modo mia figlia.

Nello scorso 5 agosto 2005 sono stato a Las Vegas per ben 11 giorni consecutivi: ho chiesto di vederla per il suo compleanno ma la ex moglie ha negato anche questa volta la visita senza troppa fatica (da notare che anche in questa occasione nessun Giudice mi ha aiutato a
facilitare la visita).

E' difficile credere che una persona cosi' abbia ottenuto l'affido esclusivo di una minore.
Che si permetta, anche contro l'Ordine di un Giudice italiano datato 1998, il commettere tutti questi reati ai danni della bimba ed anche miei e rimanere indisturbatamente - immacolata - a Las Vegas in attesa che io venga privato del diritto naturale di essere papà.

Una madre che incassa i soldi del marito tutti i mesi, come vuole giustamente la legge per il mantenimento, e che allo stesso tempo non esegue la volonta' della legge italiana e di un Giudice in materia di frequentazioni e diritti del padre, disciplinati nell'Ordine stesso.

Questa madre è una persona matura ,responsabile e civile che non sconta nessuna pena o punizione per nessun Tribunale del Mondo (per il momento).

Una madre cosi' equilibrata che agisce per conto di sua figlia in modo contrario alla legge...è da considerare madre FUORI LEGGE.

Ho chiesto aiuto alle Associazioni Figli Negati - Papa separati, al Ministero degli Esteri, ad Autorita' Centrale, alla Santa Sede Pontificia, al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Italiani nel Mondo.

Mi hanno ascoltato ed hanno parlato di me e della mia storia: il TG1 delle 20, Radio Rai 1 nel radio Giornale, il settimanale "News", il quotidiano L'Unione Sarda (con una intera pagina della giornalista della dott.ssa Masala) ed altri autorevoli soggetti interessati alla mia assurda vicenda.

Il 29 settembre a Milano ci sara' un Udienza italiana ed in quella sede constateremo se la nostra Giustizia vorra' disciplinare' il caso, che rimane aperto ad ora , senza apparenti soluzioni, almeno non definitive.

In proposito, sorge una domanda:...di chi è l'ultima parola...della Giurisprudenza Italiana o di quella statunitense? Il Giudice dovra' pronunciarsi in merito.

Capiremo se esiste una legge, non la nostra, ma una legge che potra' dire se c'è ancora posto per me nella vita di una bimba che ho tanto desiderato da prima che nascesse: mia figlia.

Se mi leggete, parlatene.

Se vi sembra in qualche modo di potermi aiutare Vi prego fatelo

G.d B.


13 marzo 2006

MEDIAZIONE OBBLIGATORIA? SI GRAZIE!

Il problema della mediazione familiare è affrontato con molta ipocrisia dagli operatore del settore.

Si afferma che la mediazione per funzionare debba essere solo spontanea e liberamente scelta.

Non sono dello stesso parere, perchè questo assunto è il frutto di una logica "schizofrenica", nella quale il ruolo del figlio nel conflitto ed il fine della mediazione vengono arbitrariamente ridefiniti una volta in un senso e una volta all'opposto.

Sostenere che la Mediazione Familiare non debba essere obbligatoria conviene infatti a chi vuole continuare a praticare con ottimi guadagni il ruolo di Consulente di Parte (o di Ufficio) nei contenziosi familiari.

La Mediazione Familiare dovrebbe diventare invece T.S.O. (e cioè proprio: Trattamento Sanitario Obbligatorio) quando la conflittualità fra i genitori diventa, nel singolo caso, pericolosa per il minore travolto (laddove dire "coinvolto" è un evidente eufemismo).

E' troppo comodo lasciare la possibilità di cercare o no un'intesa a due persone che sono disposte a scannare il figlio pur di farsi male, soprattutto laddove uno ha fondati interessi a non ottenere nessun accordo.

In altri termini, la Mediazione obbligatoria è uno strumento di tutela non relativamente ai due adulti, ma verso un minore che non ha strumenti di difesa in quel che sta accadendo.

E' ipocrita dunque - e come tutte le ipocrisie assolutamente patogeno - inquadrare e concettualizzare la "Mediazione" una volta come sistema di tutela del minore, e una volta come percorso relativo alla sola coppia coniugale, che decide liberamente del proprio destino.
Ogni decisione circa un conflitto per un affido minorile, è una decisione che determina il futuro di un bambino che non ha voce nel conflitto in questione. Non si può lasciare la Mediazione solo alla decisione di chi non ha alcun riguardo per questo minore.

Come il T.S.O., dunque, è posto a tutela di chi può rivelarsi pericoloso a sè stesso e agli altri, lo stesso dovrebbe essere per la Mediazione: nel caso il conflitto travolga il minore, questo deve essere considerato un evento altrettanto lesivo di un pesante abuso ai suoi danni, e la Mediazione obbligatoria lo strumento per impedire questo abuso.

D'altra parte, le terapie coattive tese a limitare i danni alla potenziale vittima della follia umana esistono da sempre e sono pacificamente contemplate dal nostro ordinamento giudiziario.

A rovescio, se non si vuole applicare il concetto che il conflitto coniugale è un abuso al minore che va sanato con un percorso mediativo, si abbia il coraggio di intervenire seguendo l'altra logica: il conflitto coniugale che travolge un minore è un abuso ai suoi danni, e come ogni abuso ai danni di un minore va punito con il carcere.

Sottrarre la significativa presenza di un genitore nella vita di suo figlio è uno dei più gravi abusi che possano compiersi contro un minore.

Chi avrebbe il coraggio di dire che creare orfani è un evento innocente?