07 luglio 2006

I RESPONSABILI DELLA MORTE DI ALICE

L'omicidio della piccola Alice Rossetti, perpetrato in modo orrendo a Roma dal convivente di sua madre, ha sicuramente un folle colpevole – ma troppi responsabili che rimarranno impuniti.

E’ notorio che la madre di Alice e il futuro omicida della piccola impedivano da tempo alla piccola di incontrare suo papà.

E’ altrettanto noto che il papà di Alice, da tempo preoccupato per la sorte della figlia, che sentiva affidata in mani folli e irresponsabili, aveva da tempo denunciato tali impedimenti e i suoi timori all’Autorità Giudiziaria, senza però che nessun riscontro venisse mai dato alle sue denunce.

E’ dunque innegabile che Alice sia morta anche in virtù di tali omissioni, che hanno impedito a suo papà di esercitare il proprio diritto a vigilare sulla vita della figlia. Questo episodio dimostra dunque, nella sua angosciante e quotidiana drammaticità, come il padre sia garanzia di vita, e la sua assenza corsa verso la morte, e come la nostra società stia volutamente occultando il ruolo del padre in sempre più criminali delegittimazioni.

Non c’è stata, infatti, una voce che si sia levata contro questa colpevole incuria di un sistema giudiziario che, ipocritamente, si proclama sempre fondato sull’interesse dei minori, e poi disattende, smarrisce, cestina puntualmente le denunce di chi vorrebbe occuparsi dei propri figli.

Chiediamo dunque vengano puniti, con estrema immediatezza, coloro che avessero omesso di prendere in considerazione le denunce del padre di Alice, e – contestualmente – l’immediata apertura di una indagine volta ad appurare se è vero, come peraltro con estrema frequenza ci viene segnalato, che nessuna considerazione è data alle innumerevoli denunce dei genitori impossibilitati ad incontrare i propri figli e a sapere in che condizioni, e con chi, vivono.

Annunciamo poi, conseguentemente, che abbiamo dato incarico ai nostri legali di valutare la possibilità, presente o immediatamente futura, di una “action class” a tutela e a risarcimento di tutte le possibili vittime di questa incuria giudiziaria, che sembra essere la vera caratteristica di un sistema giudiziario costantemente teso a disattendere ogni denuncia sporta in caso di ostacoli al naturale esercizio della potestà e del ruolo genitoriale.

Con i risultati che la povera Alice ha subito sulla propria, infinitamente innocente e martoriata, pelle.

Gaetano Giordano

Centro Studi Separazioni e Affido Minori

Papa Separati Onlus

Nessun commento: